Albero amico mio
Albero, amico,
tanto simile a me,
così greve di musica
sotto le dita del vento
che ti sfogliano
come una fiaba,
albero
che, come me,
conosci la voce del silenzio
che dondoli
nel profondo le tue ciocche verdi
il fremito delle tue mani vive,
albero amico,
amico mio
perduto come me
perduto nel cielo
perduto nel fango
verniciato di luce danzante
dalla pioggia,
albero,
eco della pena del vento
della gioia degli uccelli,
albero spogliato dall’inverno,
ti guardo per la prima volta…
Minou Drouet

Non credo che vedrò mai
una poesia bella come un albero.
Un albero la cui bocca bramosa sia attaccata
al dolce seno fluente di madre Terra.
Un albero rivolto a Dio per tutto il giorno,
che innalza al cielo le sue frondose braccia
in segno di preghiera.
Un albero che in estate può indossare
un nido di pettirossi tra i capelli.
Sopra il cui cuore la neve si stende leggera,
che vive intimamente con le piogge.
Le poesie sono scritte dagli sciocchi come me,
ma solo Dio può creare un albero.
(Joyce Kilmer)

Nascondi le cose lontane,
tu nebbia impalpabile e scialba,
tu fumo che ancora rampolli,
su l’alba,
da’ lampi notturni e da’ crolli,
d’aeree frane!
Nascondi le cose lontane,
nascondimi quello ch’è morto!
Ch’io veda soltanto la siepe
dell’orto,
la mura ch’ha piene le crepe
di valerïane.
Nascondi le cose lontane:
le cose son ebbre di pianto!
Ch’io veda i due peschi, i due meli,
soltanto,
che danno i soavi lor mieli
pel nero mio pane.
Nascondi le cose lontane
Che vogliono ch’ami e che vada!
Ch’io veda là solo quel bianco
di strada,
che un giorno ho da fare tra stanco
don don di campane…
Nascondi le cose lontane,
nascondile, involale al volo
del cuore! Ch’io veda il cipresso
là, solo,
qui, quest’orto, cui presso
sonnecchia il mio cane.
Giovanni Pascoli

Tu non sai:
ci sono betulle che di notte
levano le loro radici,
e tu non crederesti mai
che di notte gli alberi
camminano o diventano sogni.
Pensa che in un albero c’è un
violino d’amore.
Pensa che un albero canta e ride.
Pensa che un albero sta
in un crepaccio e poi diventa vita.
Te l’ho già detto: i poeti non si redimono,
vanno lasciati volare tra gli alberi
come usignoli pronti a morire.
(Alda Merini)
Gli alberi rifletton spesso…
Chissà che penseranno mai?
Il capo scuotono perplesso
su tutti i nostri e loro guai.
A volte parlano col vento,
il quale sempre gli risponde;
fra loro il fiume scorre lento:
vi si rifletton dalle sponde.
Riflette loro l’ acqua bassa
il capo pensieroso e verde,
finché qualcuno in acqua passa
ed il riflesso si disperde,
la riflessione si confonde,
le chiare immagini van perse…
Le chiome lor cogitabonde
le piante scuoton sulla Merse.
(Marco Bucciarelli)
Un albero secco
fuori della mia finestra
solitaria
leva nel cielo freddo
i suoi rami bruni.
Il vento rabbioso la neve il gelo
non possono ferirlo.
Ogni giorno quell’albero
mi dà pensieri di gioia:
da quei rami secchi
indovino il verde a venire.
(Wang Ya-Ping)
… in ricordo
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